Unico punto di riferimento religioso per i poveri e i pescatori del litorale e della laguna fino al XIX secolo, la chiesetta di San Zaccaria presenta gli elementi architettonici tipici degli edifici votivi friulani: facciata a capanna con campaniletto a vela, aula rettangolare con travatura a vista e presbiterio più piccolo.
La chiesetta si caratterizza all'interno per la semplicità quasi disadorna degli arredi. Un altare in legno dipinto conserva La Madonna con Bambino, ai lati dell'arco del presbiterio, due mensole il legno scuro sostengono le statue di Sant'Antonio a sinistra e Santa Rita a destra.
L’oratorio venne fatto costruire da Zaccaria Vendarmin, procuratore di San Marco a Venezia e giurisdicente della "Terra della Tisana", attorno alla metà del 1500, con la dedicazione all’omonimo santo protettore.
La Chiesa non era tuttavia appetibile, vista l’insalubrità della zona e le poche "strade selvagge" che erano a disposizione per raggiungere il borgo: per questo trovare un sacerdote fu molto difficile ed addirittura i pochi abitanti vennero per un periodo privati delle funzioni religiose per mancanza di un celebrante.
A fine '800 la Chiesa Veneta intitolò solennemente la Chiesetta alla "Purità della Beata Maria Vergine", ma tale cambiamento non fu recepito dalla popolazione, che ancora ad oggi, continua ad indicare l’oratorio come San Zaccaria.
Nel 1984 l’edificio è stato completamente restaurato e si è inoltre provveduto a sistemare lo spazio verde che circonda la Chiesetta.
Informazioni
Orari
Attualmente è possibile visitare la Chiesetta solo una volta a settimana, in occasione della celebrazione della Messa.