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Festa delle Cape 2023: scopri le ricette della tradizione

27 Febbraio 2023 / By Ufficio stampa

L’essenza di un territorio è difficile da definirsi a parole, è un misto di emozioni, storie, profumi e sapori: meglio affidarsi quindi a un’esplorazione sensoriale, per scoprirne la straordinaria ricchezza e diversità grazie anche alle tradizioni enogastronomiche, depositarie di saperi antichi ma sempre attuali. È quello che propone Lignano Sabbiadoro con la Festa delle Cape”, storica iniziativa nata da un’idea dei pescatori locali per far conoscere ai visitatori le specialità culinarie e le particolarità ittiche dell’alto Adriatico: un evento enogastronomico tramite cui Lignano e il suo territorio raccontano di sè e svelano la propria identità, al profumo di mare e dell’acqua salmastra della straordinaria laguna di Marano.

Giunta alla 37° edizione, quest’anno la Festa delle Cape si terrà sabato e domenica 4-5 e 11-12 marzo, due fine settimana in cui, nella cornice di Lignano Pineta, si potranno assaporare piatti tipici di pesce: in primis, i cannolicchi o cappe lunghe, ossia le “cape”, i molluschi che danno il nome all’iniziativa, preparati alla griglia, ma anche le pevarasse (le vongole in dialetto friulano), le sarde impanate e in saor (fritte e servite con un condimento di cipolle), le seppie in umido, i calamari, il baccalà, le lasagne al mare con il condimento a base di pesce e tante altre specialità locali.

“La tradizione enogastronomica di Lignano Sabbiadoro è varia come il territorio che la circonda, ma sicuramente tra i molti sapori che la compongono spiccano in particolare quelli del mare” - commenta Emanuele Rodeano, Presidente Lignano Sabbiadoro Gestioni – “Per questo, la Festa delle Cape, nata e cresciuta in questo territorio unico, è una vera e propria celebrazione dei sapori tipici e della forte identità lignanese. Provando specialità di pesce come i cannolicchi o le sarde in saor, non si assaggiano solo materie prime di alta qualità e ricette che ne valorizzano il gusto, ma si assaporano soprattutto la storia, la cultura e le tradizioni di Lignano”.

Oltre a stimolare la conoscenza del territorio e dei suoi prodotti ittici, la Festa delle Cape ogni anno devolve il ricavato in beneficenza: nelle edizioni passate sono stati aiutati l’AGMEN, la “Via di Natale”, il Centro Trapianti di Organi, i Bambini in Emergenza ed alcune realtà private del territorio.

LE RICETTE DELLA TRADIZIONE

Alcune delle ricette tipiche hanno origini molto antiche. Le sarde in saor, per esempio, sono un piatto nato per nobilitare un pesce povero come le sarde: il saor, o savor, era infatti una preparazione agrodolce a base di cipolle e aceto che conferiva a questa pietanza una lunga conservazione. Le cape o i cannolicchi, invece, sono sempre stati più versatili, perfetti per realizzare antipasti, primi piatti, secondi e piatti unici da gustare in qualsiasi stagione, in inverno per ricreare l’atmosfera dei mesi più caldi, in estate per portare in tavola tutto il sapore del mare.

Ecco alcune ricette:

Sarde in saor

Pulire le sarde da testa e lische e infarinarle, per poi friggerle in abbondante olio di semi bollente; una volta raggiunta la doratura desiderata, metterle da parte su carta assorbente per togliere l’olio in eccesso e salare. Per circa mezzo chilo di sarde, affettare 750gr di cipolle e farle saltare per 15 min o fino a quando inizieranno ad appassire. Sfumare poi con 200ml di aceto, 2 cucchiaini di zucchero, aggiungendo sale e pepe secondo i propri gusti, 25gr di uvetta e 25gr di pinoli. Disporre la base di cipolle in una terrina e stratificare alternando sarde fritte e cipolle fino a terminare gli ingredienti. Lasciar riposare per almeno mezza giornata prima di servire.

Cannolicchi gratinati

Dopo aver lasciato i cannolicchi in ammollo per circa un’ora, per farli spurgare, aprirli con un coltello e sciacquarli. Preparare un composto omogeneo con pan grattato, 4 cucchiai di olio extra vergine, del prezzemolo, 1 spicchio di aglio tritato, sale e pepe q.b., aggiungendo infine due cucchiai di vino bianco. Infornare i cannolicchi cospargendoli con il composto per la gratinatura, aggiungendo un filo di olio, e cuocere per 10 minuti a 200°.

Abbinamenti suggeriti:

Per accompagnare al meglio questi piatti e creare un equilibrio di sapori, si consigliano vini locali come il Sauvignon della zona Collio e il Friulano, uva autoctona regionale. La freschezza e l’aromaticità del Sauvignon ben contrastano la tendenza dolce delle sarde in saor: nonostante i pochi ingredienti, dal punto di vista sensoriale questa specialità è infatti un piatto complesso, anche per la frittura, e necessita quindi un vino con una gradazione in grado di sostenerlo. Per i cannolicchi gratinati, dalla persistenza gusto olfattiva molto più delicata, si consiglia invece il semi aromatico Friulano: fresco, secco, con un finale dal tipico sentore ammandorlato che bilancia alla perfezione la panatura al forno.